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Raccogliere le olive nel Chianti, un’esperienza indimenticabile

Toccare il cielo immersi nei rami d’olivo e conservarne la poesia per tutto l’anno

Toccare il cielo immersi nei rami d’olivo e conservarne la poesia per tutto l’anno, ritrovandola su una bruschetta, su una foglia di insalata o sulla ribollita… un sogno? Non è detto, non nel Chianti, dove raccogliere le olive è un piacere, un’attività sana in mezzo alla natura, ma soprattutto un investimento in salute e qualità del cibo, perché quando tocchi terra e torni a casa avrai con te il prodotto del tuo lavoro che si chiama Olio Novo. Proprio così, la raccolta delle olive unisce alla perfezione l’utile al dilettevole.

Passare alcuni giorni all’aria aperta, dentro un quadro impressionista, scoprire una tradizione antica, sporcarsi le mani di legno e foglie d’olivo, fraternizzare con i compagni di raccolta, ascoltare storie di vita e scoprire i segreti della più antica delle piante, ma soprattutto poter fare rifornimento di olio extra vergine d’oliva per tutto l’anno, portando nella propria cucina l’elemento base di ogni piatto italiano, sano, naturale e personale.

La raccolta delle olive si svolge ogni anno nel Chianti tra ottobre e novembre ed è facile poter partecipare contattando le aziende agricole del territorio

L’olio che avrai in cucina sarà infatti prodotto con le olive che avrai raccolto con le tue mani, una volta spremute al frantoio, e sarà la “retribuzione” per il tuo lavoro, per aver contribuito concretamente a rinnovare un rituale sacro che si compie ogni autunno in campagna.

La raccolta delle olive si paga in natura, con una quantità d’olio novo che varia in base al peso delle olive raccolte. Utilizzare l’olio che si è visto nascere, conoscerne la filiera, farlo assaggiare agli amici potendo dire “l’ho fatto io”… che soddisfazione!

C’è un fatto curioso che sorprende ogni raccoglitore alle prime armi: quando si raccolgono le olive a mano, facendo scorrere il ramoscello tra il pollice e l’indice, insieme alle olive si fanno cadere a terra, sull’apposita rete, anche le foglie, che però non andranno scartate tutte nella fase della ripulitura, prima di far scivolare le olive nella consueta cassetta.

Ma se l’olio si fa con le olive, direte voi, perché tenere anche le foglie? Ebbene, il motivo c’è, ed è sorprendente: danno il colore all’olio. Il verde brillante dell’olio d’oliva, che se novo e saporito appare sempre un po’ opaco, è infatti dato proprio dalle foglie, non dall’oliva in sé. Ma attenzione a non esagerare, se si mettono troppe foglie l’olio risulterà amaro, compromettendone definitivamente il sapore.

La raccolta delle olive si svolge ogni anno nel Chianti tra ottobre e novembre ed è facile poter partecipare contattando le aziende agricole del territorio, oppure attraverso le agenzie o gli operatori turistici che organizzano questo tipo di esperienze, decisamente indimenticabili.

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