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Sulle orme di Bruno Bonci, detto “Caravaggio”

Ogni anno al monumento ai caduti di Vagliagli il ricordo del pittore partigiano, figura simbolo della resistenza castelnovina

Ogni anno a Vagliagli si ricorda il partigiano Bruno Bonci, storica figura della resistenza castelnovina. Il Comune di Castelnuovo Berardenga, insieme ad altre istituzioni ed associazioni del territorio, organizza una passeggiata collettiva “sulle orme della Resistenza”, con canti e letture, per tenere viva la memoria storica, all’insegna della tradizione e dei valori di libertà e democrazia. Il luogo simbolo di queste celebrazioni è il monumento ai caduti di Vagliagli, dove viene deposta con grande emozione dei presenti una corona di alloro in ricordo del pittore partigiano. Il luogo senz’altro aiuta, essendo collocato su un’altura da cui si può godere un panorama estremamente suggestivo e affascinante.

Giovanni Baldini, 19-11-2003 – https://resistenzatoscana.org

Bruno Bonci, conosciuto anche come “Caravaggio” per la sua intensa ed apprezzata attività di pittore, è morto durante la lotta partigiana ammazzato dai tedeschi. La vicenda è singolare e merita di essere conosciuta. Un gruppo di partigiani, al comando dello stesso Bonci, era impegnato a salvare dell’olio dai sequestri dei tedeschi, non nuovi a pretese di questo tipo, quando incontra una pattuglia di quattro soldati nazisti e ne nasce uno scontro. “Caravaggio” avanza sparando con il mitra, ma l’arma s’inceppa e decide quindi di impugnare la pistola. Quei pochi secondi risulteranno per lui fatali. Un attimo dopo è infatti pronto a sparare, ma è troppo tardi: il fuoco nemico lo trafigge e cade a terra, senza vita. Era il 12 giugno 1944. Nello scontro perde la vita anche anche un tedesco, un altro viene ferito, mentre gli altri riescono a scappare.

Giovanni Baldini, 19-11-2003 – https://resistenzatoscana.org

Al Bonci viene conferita la medaglia d’argento al valor militare. Il monumento in suo onore a Vagliagli viene innalzato nel 1981, proprio nel luogo dove avvenne lo scontro.

“Caravaggio” lasciò così la moglie e due figlie ancora piccole, mentre cercava insieme ai compagni di salvare l’olio d’oliva della sua terra dal saccheggio dei nemici. Qualche settimana dopo, il 3 luglio 1944, sarebbe stata la volta della liberazione di Siena, dove lo stesso Bonci visse per un periodo della sua vita, in via Mascagni numero 4. In quegli anni frequentò la Contrada della Pantera alla quale tutta la sua famiglia era molto legata.

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